Sono figlia degli Anni 90, quando ancora alcuni sport non avevano rappresentanti femminili. Guardavo i Giochi Olimpici del 1996, quelli di Atlanta, e mi piaceva la vela. Vengo da una città sul mare e le barche mi sono sempre piaciute. Mi innamorai del Laser, piccola imbarcazione con un’unica vela, che in quell’edizione fece il debutto olimpico. Quando sono andata con i miei genitori a cercare un corso di vela per Laser ho scoperto che non esisteva la categoria per le ragazze, la cosa mi fece arrabbiare ma iniziai la mia esperienza con la vela prima in solitaria con l’Optimist, poi sul 420 e 470 dove ho dovuto imparare a relazionarmi con un’altra persona che occupava lo scafo con me. Poi finalmente sul Laser. Il giorno che ho fatto la mia prima regata su un Laser ero emozionatissima e mi sembrava di aver conquistato il mondo. La vela per me significa parità di genere e mi ha insegnato a lottare per raggiungere i miei obiettivi, a non mollare.
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